Le spese di condominio di un immobile messo in locazione sono ripartite tra il proprietario e l’inquilino. La suddivisione dei costi da sostenere dipende da quale tipo di spese si parla, se di manutenzione ordinaria o straordinaria oppure di riscaldamento, di luce comune, di ascensore, dell’alloggio del custode, ecc.
La parte delle spese che l’inquilino (detto anche conduttore) deve pagare, si va a sommare al canone di affitto pattuito con il proprietario (chiamato anche locatore). Sarà comunque il locatore a versare queste spese direttamente al condominio, una volta ricevuti i soldi dal locatario. Nel caso in cui quest’ultimo non paghi o lo faccia in ritardo, il proprietario dovrà anticipare al condominio la somma che gli spetta, per poi rivalersi sull’inquilino.
Vediamo nel dettaglio quali spese spettano a chi.
Spese condominiali: come vengono ripartite?
Vedremo tra poco nel dettaglio chi paga le spese condominiali in caso di affitto. Prima, però, ecco la logica che viene seguita per la ripartizione di questi oneri accessori alla locazione:
- il proprietario paga le spese di gestione e di manutenzione straordinaria, come ad esempio la caldaia rotta da sostituire, il rifacimento della facciata o del balcone e, più in generale, i costi relativi alle opere per rinnovare, modificare o sostituire parti, anche strutturali, dell’edificio e per realizzare e/o integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici dell’immobile;
- l’inquilino paga le spese di gestione e di manutenzione ordinaria, cioè quelle che servono a mantenere efficiente l’immobile e a rimuovere il deterioramento prodotto dall’utilizzo del bene affittato).
Inoltre, in alcuni casi, ci sono delle spese che vanno divise tra proprietario e inquilino. Ciò non toglie alle parti la possibilità di stabilire, prima di firmare il contratto di locazione, una ripartizione diversa delle spese condominiali.
Spese condominiali: la ripartizione nel dettaglio
Vediamo nel dettaglio quali sono le spese condominiali dovute dal proprietario e dall’inquilino in caso di affitto .
Parti interne della casa
Il proprietario dovrà pagare la sostituzione integrale:
- dell’impianto di riscaldamento (anche la manutenzione straordinaria);
- dell’impianto sanitario;
- delle serrature;
- di pavimenti e rivestimenti;
- di infissi e serrande.
Dovrà farsi carico anche dell’installazione di doppi vetri, allarme e citofono. Anche il rifacimento di questi ultimi due elementi va pagato dal padrone di casa.
L’inquilino dovrà pagare la manutenzione ordinaria:
- dell’impianto di riscaldamento;
- dell’impianto sanitario;
- di infissi e serrande;
- dell’impianto di allarme;
- del citofono.
Sono anche a carico dell’inquilino:
- il rifacimento di chiavi e serrature;
- la sostituzione dei vetri rotti;
- la tinteggiatura dei rivestimenti.
Impianti in comune del condominio
Il proprietario deve pagare l’installazione e la sostituzione:
- degli impianti di riscaldamento dell’acqua;
- del condizionamento d’aria;
- degli addolcitori d’acqua;
- del sistema antincendio (compreso l’acquisto di estintori);
- dell’autoclave;
- dell’ascensore (compresi manutenzione straordinaria e adeguamento a nuove normative);
- dell’antenna televisiva;
- dell’illuminazione.
Pagherà anche la manutenzione straordinaria dell’impianto di spurgo.
L’inquilino deve pagare:
- la manutenzione ordinaria, la pulizia annuale, la messa a riposo stagionale, la lettura dei contatori e la forza motrice degli impianti di riscaldamento dell’acqua, del condizionamento d’aria e dell’addolcimento dell’acqua;
- la manutenzione ordinaria dell’impianto antincendio, la ricarica degli estintori, le ispezioni ed i collaudi;
- la manutenzione ordinaria, la forza motrice e la ricarica della pressione del serbatoio dell’autoclave, l’ispezione, i collaudi e la lettura del contatore;
- la manutenzione ordinaria dell’ascensore e dell’antenna televisiva;
- la manutenzione ordinaria e la disotturazione di pozzetti e condotti dell’impianto di spurgo;
- la manutenzione ordinaria ed i consumi dell’illuminazione.
Parti esterne in comune
Il proprietario deve pagare la sostituzione di:
- citofoni;
- grondaie;
- cancello (anche l’installazione);
- ringhiere;
Spetta al proprietario anche la manutenzione straordinaria di tetto e lastrico solare.
L’inquilino deve pagare la manutenzione ordinaria delle voci appena elencate, oltre alla riparazione degli attrezzi utilizzati per la manutenzione delle aree verdi e la sostituzione dei fiori.
Parti interne in comune
Il proprietario deve pagare l’installazione e la sostituzione di:
- arredi (marmi, corrimano, cassette della posta, zerbino, ecc.);
- serrature;
- armadietti dei contatori.
Amministrazione del condominio
Il proprietario deve pagare:
- compenso dell’amministratore;
- spese postali, telefoniche e bancarie;
- cancelleria;
- premi assicurativi.
L’inquilino deve pagare i consumi di energia elettrica relativi all’amministrazione del condominio.
Portiere e pulizia del condominio
Il proprietario deve pagare il 10% delle spese relative a:
- compenso portiere e sostituto, compresi contributi assicurativi e previdenziali, accantonamento liquidazione, tredicesima, premi, ferie ed indennità varie, anche locali;
- manutenzione della portineria;
- materiale per la pulizia;
- alloggio del portiere.
All’inquilino, il restante 90%, oltre alle spese per l’acquisto dei bidoni per la pulizia e della derattizzazione e disinfestazione dei locali di raccolta rifiuti e dei contenitori dei rifiuti.
Spese condominiali: come avviene il pagamento?
L’inquilino deve versare la quota di spese condominiali entro 20 giorni da quando il proprietario le ha richieste. Tuttavia, prima di pagare può pretendere di vedere il dettaglio delle spese attraverso i relativi documenti giustificativi (ricevute, fatture, ecc.). Il padrone di casa dovrà mostrare questi documenti solo se l’inquilino li chiede.