La normativa parla chiaro e prevede che la persona che si aggiudica un bene immobile all’asta (casa, appartamento o villetta che sia) è tenuta al pagamento delle spese condominiali arretrate fino ad un anno prima all’acquisto.
E’ vero altresì che quando un immobile viene acquistato all’asta, viene liberato da tutte le iscrizioni e trascrizioni pregiudizievoli che insistono su di esso, ma non viene liberato dalle spese condominiali non saldate.
Per questo l’amministratore del condominio sarà legittimato a chiedere all’acquirente dell’immobile all’asta il pagamento delle spese condominiali maturate di saldare il debito del precedente proprietario.
L’acquirente dell’immobile all’asta non resterà che provvedere al pagamento delle spese condominiali pregresse, per poi cercare di recuperare quelle somme dal precedente proprietario.
Cosa sono le spese condominiali?
Le spese condominiali sono quei costi che derivano dall’uso e dalla manutenzione delle parti comuni di un condominio, non rientranti naturalmente dall’uso esclusivo di un singolo condomino.
Possono essere ordinarie:
- impresa di pulizie,
- luce della scala,
- utilizzo e manutenzione dell’ascensore,
- compenso dell’amministratore,
o straordinarie e, cioè, occasionali:
- rifacimento della facciata per vetustà dell’immobile,
- rifacimento del sottotetto condominiale per infiltrazione d’acqua,
- creazione di un parcheggio condominiale.
Chi deve pagare le spese condominiali?
Ogni proprietario di immobile sito in un condominio deve onorare le spese condominiali. Nel caso in cui esista un contratto di locazione, allora questo onere è suddiviso a seconda che si tratti di spese ordinarie, dovere del conduttore, o di spese straordinarie, di incombenza del proprietario.
Queste spese dovranno essere calcolate in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno (calcolabile sulla base delle apposite tabelle millesimali), ad esclusione di quelle parti comuni destinate a servire i condomini in misura diversa le cui spese, conseguentemente, saranno ripartite in proporzione dell’uso che ciascuno può farne: l’ascensore, ad esempio, avrà un costo diverso per il condomino che abita al decimo piano, rispetto a quello situato a piano terra.
Chi paga le spese condominiali, in caso di successione di condomini?
In caso di successione la legge stabilisce che chi subentra nei diritti di un condomino è obbligato al pagamento delle spese condominiali relative all’anno in corso e a quello precedente.
In tutti i casi, il limite temporale massimo entro cui andare richiedere i debiti è quello dei due anni: quello in corso e quello precedente. Per anno si intende il periodo di esercizio del condominio.
Se vuoi ricevere un preventivo gratuito per cambiare amministratore condominiale scrivici, il nostro studio è attivo dal 1997 nelle province di Forlì – Cesena e Ravenna (Faenza e Lugo) e amministra i condomini con passione, trasparenza ed efficienza.