Alcuni comportamenti in condominio possono essere considerati reato.
Non occorre infatti il dolo perché scatti il reato: potrebbe essere sufficiente anche una condotta negligente e involontaria. Questo vale tanto per chi ad esempio dimentica accidentalmente di spegnere i fornelli innescando un incendio, quanto per i vicini con una scarsa attenzione per l’igiene. Con questo articolo scopriremo se si possono denunciare i cattivi odori.
Recentemente la Corte di Cassazione ha stabilito che è possibile condannare il vicino di casa per l’emanazione di odori sgradevoli. In particolare, si tratterebbe di reato di getto pericoloso di cose, punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro. Ma vediamo quando i cattivi odori si possono denunciare.
Odori molesti: cosa dice la legge?
Perché si tratti di illecito, i cattivi odori devono superare il limite della normale tollerabilità. Ad esempio se un odore viene emanato dalla casa del vicino in maniera permanente e l’emanazione diventa insostenibile, allora la legge prevede una doppia tutela: civile e penale. Vediamo di cosa si tratta.
Cattivi odori: tutela civile
Secondo il Codice civile non si può far causa al vicino a meno che le immissioni provenienti dalla sua proprietà non siano intollerabili.
Per “immissione” si intende ogni tipo di emanazione (uditiva, olfattiva, ecc…) proveniente dal vicino.
Dunque, solo quando le immissioni diventano insopportabili, allora ci si può rivolgere al giudice affinchè ordini la cessazione delle molestie e, se c’è prova, anche il risarcimento dei danni.
Per provare la tollerabilità o meno di un’immissione è possibile che il giudice richieda una perizia.
Ad esempio attraverso una perizia fonometrica è possibile chiarire se la musica del vicino supera i limiti di legge, ottenendo certamente una sentenza di condanna per immissioni intollerabili.
Tuttavia per legge, il giudice deve anche tenere in considerazione due parametri:
- la condizione dei luoghi, ovvero il contesto su cui sorge un fabbricato. Ad esempio, per una casa nel centro di una città turistica ci si aspetta una maggiore soglia di tollerabilità del rumore;
- il preuso, cioè far riferimento alle ragioni di chi c’era prima. Ad esempio, chi acquista casa vicino ad una discarica non potrà poi lamentarsi degli odori.
Cattivi odori: tutela penale
In certi casi i cattivi odori possono arrivare a diventare reato. Secondo il Codice penale, va punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro chi:
- getta o versa, in un luogo pubblico o in un luogo privato ma aperto al pubblico transito, cose atte a imbrattare o molestare persone;
- provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo.
Si pensi, ad esempio, a chi ha un condizionatore scarica aria nel cortile del condominio: in questo caso il reato è dato dal getto pericoloso di cose, oltre al fatto che l’emissione è costante e quindi intollerabile.
Per un reato simile chiunque potrebbe sporgere denuncia, anche una persona non direttamente coinvolta dal getto.
Odori molesti del vicino: quand’è reato?
Per i giudici non conta la buona fede del proprietario, il reato di getto pericoloso di cose, infatti, si integra anche in assenza di dolo, essendo sufficiente la semplice negligenza.