Affinché le disposizioni ministeriali in merito al contenimento dei consumi di energia e acqua abbiano una buona riuscita, è necessario che tutti gli italiani usino il senso di responsabilità. Tuttavia il buon senso non appartiene a tutti e un occhio vigile, quindi, ci vuole. Ma chi controlla i costi del riscaldamento in condominio?
Oltre al senso di responsabilità di ogni condomino, l’articolo 2 della Costituzione richiama il principio di solidarietà sociale in base al quale:il bene di tutti è il bene di ciascuno. Premettiamo che, tra chi si occupa del condominio, non c’è una figura che possa sanzionare chi esagera con i consumi. Tuttavia l’amministratore può controllare i costi del riscaldamento e intervenire con qualche richiamo o suggerimento.
Riscaldamento: cosa dice la legge?
La normativa fissa dei periodi e degli orari in cui è possibile tenere il riscaldamento acceso, in base alle zone. Infatti l’Italia è suddivisa in sei zone, ciascuna delle quali ha delle date e delle ore massime particolari. Nello specifico:
- zona A: Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle;
- zona B: Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani;
- zona C: Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto;
- zona D: Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo;
- zona E: Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza;
- zona F: Belluno, Cuneo.
I limiti da rispettare nelle varie zone sono i seguenti:
- zona A: dall’8 dicembre al 7 marzo per 5 ore al giorno;
- zona B: dall’8 dicembre al 23 marzo per 7 ore al giorno;
- zona C: dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore al giorno;
- zona D: dal’8 novembre al 7 aprile per 11 ore al giorno;
- zona E: dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno;
- zona F: nessuna limitazione.
Oltre a questi limiti, c’è anche quello che riguarda la temperatura: il Mite ha fissato il massimo in 19° per le abitazioni e in 17° per gli ambienti di lavoro.
Limiti al riscaldamento in condominio: chi controlla?
Al di là di eventuali verifiche sul rispetto di questa normativa che lo Stato può decidere, chi controlla i costi del riscaldamento in condominio?
Questo è compito dell’amministratore, che si occupa anche di tenere aggiornati i condòmini, comunicando loro i vari consumi effettuati sia sul riscaldamento sia sulla corrente elettrica o sull’acqua. È l’amministratore, infatti, a conteggiare i vari costi del condominio, compresi quelli legati alle utenze. Per questo spetta sempre a lui controllare che tutti paghino: non è una novità che il costo delle bollette sia causa di morosità.
Dunque, sempre l’amministratore ha la possibilità di vedere chi consuma di più e chi consuma di meno e, soprattutto, sulla base dello «storico» di ciascun condomino, chi mantiene i consumi come negli scorsi anni e chi si è adeguato alle nuove normative. Quindi, l’amministratore è in grado di sapere se tutti i condòmini hanno limitato l’accensione del riscaldamento o c’è qualcuno che non si adatta, impedendo di avere un risparmio generale.
La legge non prevede delle sanzioni dirette per chi non rispetta i limiti imposti dal Mite: lo Stato chiede ai singoli, come detto sopra, senso di responsabilità e di solidarietà per il bene di tutti. Chiaramente il cittadino che non segue le direttive ci rimette, pagando di più una bolletta sulla quale avrebbe risparmiato se si fosse adeguato alle disposizioni in vigore.
Ad ogni modo, l’amministratore che tiene sotto controllo i consumi effettivi dei condòmini, può allegare dei richiami o dei suggerimenti alle comunicazioni sui consumi rilevati periodicamente, al fine di invitare a contenere i costi.