L’installazione di un condizionatore sulla facciata esterna del condominio può ledere il decoro architettonico o essere contraria al regolamento condominiale.

Mettiamo il caso che un condomino decida di installare un impianto di condizionamento a servizio della propria unità, visibile dall’esterno, senza chiedere l’autorizzazione dell’assemblea. Magari un impianto grande, rumoroso, e di un colore diverso dalla tinteggiatura della parete. Si può richiedere la rimozione del condizionatore?

Dal momento che ogni condizionatore si compone non solo di una parte interna, ma anche di un motore esterno, il condominio entra sempre in gioco. Infatti nonostante ciascun condomino abbia il diritto di godere della climatizzazione dell’aria all’interno del proprio appartamento, bisogna considerare anche i diritti altrui. Come si può allora capire se e quando vanno rimossi i condizionatori in condominio? Innanzitutto bisogna verificare cosa prevede il regolamento condominiale ed anche qual è l’aspetto estetico dell’edificio, che potrebbe essere leso da macchinari e tubi.

Serve l’autorizzazione dell’assemblea?

Per installare un condizionatore in condominio non è necessaria l’autorizzazione preliminare dell’assemblea. Tale installazione infatti costituisce un legittimo modo di utilizzare la proprietà privata ed eventualmente le parti comuni dell’edificio. L’utilizzo della cosa comune (come il lastrico solare di copertura del fabbricato o una facciata esterna) è consentito dall’art. 1102 del Codice civile a tutti i comproprietari, a condizione di non ledere il paritetico diritto degli altri. Ad esempio, se un condomino occupasse con il proprio impianto di condizionamento tutta la terrazza condominiale impedirebbe agli altri di farne analogo uso.

L’amministratore deve essere avvisato?

Per mettere un condizionatore in condominio bisogna, però, sempre informare preventivamente l’amministratore, comunicandogli i lavori che si intende fare. Sarà l’amministratore a decidere se occorre notiziare anche l’assemblea. L’art. 1122 del Codice civile vieta le opere che rechino danno alle parti comuni, o che pregiudichino la stabilità, la sicurezza e il decoro architettonico dell’edificio.

Vincoli da regolamento condominiale

Se il regolamento condominiale prevede limitazioni o requisiti da adottare per posizionare gli impianti di condizionamento all’esterno, le prescrizioni vanno rispettate. Diversamente l’assemblea potrebbe richiedere lo spostamento o la rimozione dell’impianto installato in violazione del regolamento.

Una sentenza del tribunale di Udine ha accolto il ricorso dell’assemblea ed ha imposto ad un proprietario la rimozione, a sua cura e spese, dei motori esterni di un impianto di condizionamento che avevano leso il decoro architettonico del fabbricato. In quel caso, il condomino non aveva osservato il regolamento di condominio e non aveva neppure informato l’amministratore.

Rumori e distanze

In tutti i casi, l’impianto di condizionamento deve avere caratteristiche tali da non arrecare fastidio ai vicini: non sono consentiti, quindi, i motori che provocano rumori eccessivi per chi abita nelle unità immobiliari circostanti, e neanche i condizionatori che violano le distanze e invadono spazi di proprietà esclusiva altrui, ad esempio occludendo finestre o limitando visuale e luce.