Getto pericoloso di cose in condominio: risarcimento del danno. Quando c’è reato?

Il balcone di casa è spesso uno spazio personale in cui godersi un po’ di aria fresca o ammirare il panorama circostante. Tuttavia, il modo in cui questo spazio viene utilizzato può portare a discussioni e persino implicazioni legali, specialmente quando si tratta di gettare oggetti dal balcone di un condominio.

Gettare oggetti dal balcone costituisce un pericolo non solo per i condòmini: infatti, se per caso venisse colpito un pedone sul marciapiede, il responsabile ne risponderebbe in prima persona, senza possibilità di chiedere l’intervento dell’assicurazione del condominio. Talvolta il risarcimento del danno potrebbe arrivare a cifre tali da non consentire la liberazione dal debito neanche vendendo la propria casa.

il codice penale ha previsto una norma apposita per condotte di questo tipo. Approfondiamo la questione.

Cosa dice la legge?

Gettare oggetti dal balcone è considerato un comportamento non solo maleducato ma potenzialmente pericoloso e illegale. Gli oggetti possono causare danni a persone, veicoli, o proprietà, oltre a rappresentare un pericolo reale per chiunque si trovi al di sotto del balcone. Oltre al pericolo fisico, il lancio di oggetti può causare disordini, sporcizia e danni all’ambiente.

Il reato di getto di cose è regolato dall’articolo 674 del codice penale. Questo articolo stabilisce che chiunque getti o riversi cose da un edificio o da un luogo pubblico o aperto al pubblico, mettendo in pericolo la sicurezza delle persone o dei beni, può essere punito con l’arresto fino a un mese o con un’ammenda pecuniaria.

Le conseguenze possono variare in base alla gravità del danno o del pericolo causato dalle cose gettate.

Difatti, la legge usa espressioni molto generiche. In particolare, si parla di “versare” con riferimento a liquidi o simili (come acqua delle piante innaffiate, polvere del tappeto, residuo dell’aspirapolvere, ecc.). Il richiamo, invece, alla parola “gettare” riguarda le cose solide.

Questi concetti di “getto” e “versamento” comprendono quindi un numero abbastanza elevato di ipotesi; la norma peraltro non specifica le modalità con le quali debbano essere effettuati né la traiettoria che la cosa deve compiere.

Quali oggetti sono problematici?

Anche oggetti apparentemente inoffensivi possono causare danni significativi se gettati da un’altezza considerevole. Bottiglie di vetro, oggetti pesanti, sigarette accese o qualsiasi cosa che possa rompersi o causare lesioni può essere considerata particolarmente pericolosa. Alcuni condomini impongono regole specifiche su cosa può essere o non può essere gettato dai balconi.

Acqua dopo aver innaffiato le piante: è reato?

L’acqua e il terriccio che sgocciolano dal balcone dopo aver innaffiato le piante è un caso interessante poiché può sollevare dubbi sulla sua classificazione come “getto di oggetti”. Infatti l’utilizzo del termine “cosa” da parte del legislatore rende volutamente più generico l’oggetto del versamento o del getto ed amplia l’ambito di efficacia della disposizione in esame.

In molti contesti, questo atto potrebbe non essere considerato altrettanto grave o dannoso come il lancio di oggetti solidi.

Tuttavia, alcuni condomini potrebbero avere regolamenti specifici in merito al flusso d’acqua, specialmente se questo causa disagi o danni alle proprietà sottostanti. Se l’acqua che gocciola causa problemi o disturba i vicini, potrebbe essere considerata una violazione delle norme condominiali e comportare sanzioni o richieste di modificare le pratiche di innaffiamento.

Tale conclusione vale soprattutto se i versamenti si sono protratti nel tempo e sono proseguiti nonostante le lamentele della persona offesa e le segnalazioni dell’amministratore del condominio.

Quindi, perché possa scattare il reato è necessario non un episodio isolato e neanche la ripetitività giornaliera delle emissioni moleste, ma è sufficiente che le stesse si protraggano, senza interruzioni di rilevante entità, per un apprezzabile lasso di tempo.

Per prevenire problemi, è consigliabile adottare pratiche di innaffiamento che riducano al minimo il flusso d’acqua e, se possibile, posizionare tappetini o raccoglitori per raccogliere l’acqua in eccesso.

N.B. Configura il reato di getto pericoloso di cose anche il comportamento di chi sistematicamente getta sul balcone sottostante al proprio appartamento sigarette, cenere e detersivi corrosivi come la candeggina.

Scuotere tappeti e tovaglie: è reato?

Fare cadere briciole e polvere scuotendo tappeti o tovaglie sul terrazzo del condomino sottostante, non è considerato dalla Cassazione reato di getto in quanto tale condotta non sarebbe idonea a molestare le persone o a imbrattare le cose.

Il reato in questione ricorre, invece, in presenza di immissioni olfattive provenienti da fumi di scarico di un ristorante o il forno di una pizzeria: in questo caso è infatti sufficiente il superamento del limite della normale tollerabilità.

Questo tuttavia non toglie che, in presenza della prova di un danno concreto e certo, si possa comunque chiedere il risarcimento del danno in via civilistica, con la possibilità dell’indennizzo monetario.

Come prevenire problemi

La prevenzione è la chiave per evitare complicazioni legali e conflitti con i vicini. Rispettare le regole del condominio, evitare di gettare oggetti e riciclare in modo corretto sono passi fondamentali per mantenere un ambiente condominiale sicuro e armonioso.

Rispettare le regole e agire in modo responsabile è fondamentale per evitare problemi e garantire la sicurezza di tutti gli abitanti del condominio.

Ricordate, un comportamento consapevole e rispettoso può fare la differenza nella convivenza condominiale.