La procedura per risolvere una controversia tra vicini di casa senza rivolgersi a un tribunale.

Vivere in un condominio tranquillo e armonioso è il desiderio di molti. Tuttavia, le dispute tra vicini di casa possono sorgere in qualsiasi momento, creando tensioni che potrebbero mettere a repentaglio un buon rapporto di vicinato. La buona notizia è che la maggior parte delle dispute tra vicini può essere risolta in modo pacifico senza dover ricorrere a un tribunale, anzi: in certe occasioni, prima di presentarsi davanti a un giudice, per le liti condominiali la mediazione è obbligatoria.

La mediazione è un procedimento stragiudiziale per tentare di raggiungere un accordo, cioè una conciliazione.

Infatti, quando le discussioni dirette con il vicino non portano a una risoluzione, il coinvolgimento di un mediatore neutrale e imparziale può aiutare entrambe le parti a trovare un accordo. I mediatori sono addestrati a gestire le dispute e a facilitare la comunicazione tra le parti. Molte comunità offrono servizi di mediazione di vicinato che possono essere utili in queste situazioni.

Come funziona la mediazione

La parte coinvolta in una controversia deve inoltrare una domanda ad un organismo di mediazione competente. È necessaria l’assistenza di un avvocato, il quale dovrà ricevere un’apposita procura speciale per potere partecipare alla mediazione.

La domanda deve contenere gli elementi essenziali della successiva ed eventuale domanda giudiziale e, quindi:

  • le parti;
  • l’organismo di mediazione prescelto;
  • l’oggetto della controversia;
  • le ragioni della pretesa;
  • il valore della lite, a norma del Codice di procedura civile.

Depositata l’istanza, il responsabile dell’organismo di mediazione deve:

  • designare un mediatore;
  • fissare il primo incontro tra le parti non oltre 30 giorni dal deposito della domanda.

Il mediatore non è un giudice: non può rendere le decisioni vincolanti per le parti.

Se la controversia richiede specifiche conoscenze e competenze tecniche, possono anche essere nominati uno o più mediatori ausiliari dotati delle competenze richieste.

Il mediatore non può percepire compensi direttamente dalle parti.

II procedimento si svolge nel luogo dove ha sede l’organismo prescelto e dura al massimo tre mesi, che decorrono dalla data di deposito della domanda o dalla scadenza del termine fissato dal giudice per presentarla.

Il termine:

  • è lasciato alla libera disponibilità delle parti: se quindi all’udienza fissata dal giudice dopo la scadenza del termine sono ancora in corso le trattative tra le parti, esse possono chiedere al giudice un ulteriore rinvio della causa;
  • non è soggetto alla sospensione feriale dei termini;
  • non è reiterabile. Al primo incontro e agli incontri successivi, fino al termine della procedura, le parti devono comparire personalmente davanti al mediatore con l’assistenza del difensore. In caso di mancata partecipazione della parte invitata al procedimento, il mediatore può emettere un verbale di mancata partecipazione della parte invitata e mancato accordo, a fronte del quale la segreteria dell’organismo può rilasciare l’attestato di conclusione del procedimento. In tal caso, se non c’è un giustificato motivo, nel giudizio successivamente instaurato, il giudice:
    • può desumere argomenti di prova;
    • deve condannare la parte costituita che non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio, anche se poi risulta vittoriosa nel giudizio.

    Se il procedimento ha successo, il mediatore redige un verbale che riprende i termini dell’accordo e viene depositato presso la segreteria dell’organismo.

In conclusione, risolvere le controversie tra vicini di casa senza coinvolgere un tribunale è spesso la via migliore per preservare un buon rapporto di vicinato. La comunicazione aperta, gli incontri faccia a faccia, la mediazione, il rispetto delle norme locali, la documentazione accurata, la ricerca di un compromesso e il coinvolgimento di un avvocato, se necessario, sono tutti strumenti che possono essere utilizzati per raggiungere una soluzione pacifica. Un vicinato armonioso è un bene prezioso, e con un po’ di pazienza e cooperazione, molte dispute possono essere risolte con successo.