Attenzione a posizionare piscine sul terrazzo e sul lastrico solare

Durante l’estate arriva bisogno di rinfrescarsi ma non tutti hanno la possibilità di lasciare la città per una vacanza al mare. Così si fa strada l’idea di recarsi in piscina o magari di installare una sua piscina sul terrazzo di casa!

Esistono varie opzioni, dalle vasche con idromassaggio a una piccola e piscina gonfiabile. Bisogna fare attenzione, però, perché a volte bastano pochi centimetri di acqua per compromettere la struttura del palazzo.

Piscine “leggere” da terrazzo

Anche una piscinetta leggera non va sottovalutata se è da installare su un terrazzo. Diffidare perciò da quelle strutture in vendita su internet, descritte come “leggere” e dalla facile installazione.

Nessuna piscina infatti sarà mai del tutto leggera perché l’acqua pesa 1000kg a metro cubo, una tonnellata per ogni cubo di dimensioni 1m x 1m x 1m.

Più leggere rispetto a quelle tradizionali in cemento armato, possono essere semmai le strutture prefabbricate di contenimento, in plastica o in vetroresina.

Ne esistono tanti modelli fuori terrache possono essere trasportati facilmente sul terrazzo (o il lastrico solare) per creare uno spazio esclusivo.

In alcuni casi possono essere integrate con impianti idromassaggio e altri accessori a seconda delle esigenze.

Si trovano quindi tante offerte commerciali, ma ogni oggetto deve essere valutato attentamente per evitare che i carichi aggiunti determinino lesioni o deformazioni sulla struttura del palazzo, tali da metterne a rischio la sicurezza.

Come fare per decidere se si può installare una piscina

Per valutare la possibilità di installare una piscina privata nella propria abitazione bisogna considerare alcuni parametri: la sua posizione, le sue dimensioni in pianta e l’altezza dell’acqua.

Per quanto riguarda la posizione, questa dipende dallo spazio consentito dall’abitazione, mentre dimensioni e livello dell’acqua devono essere analizzate da un tecnico strutturista, affinché possa compiere le verifiche del caso.

Tali verifiche poi si rendono necessarie soprattutto nel caso di edifici datati, sui quale non basterà fare ricerche  basate solo sui progetti reperiti in comune, ma si richiederà di conoscere il reale stato di conservazione delle strutture, che nel tempo possono aver subito modifiche.

Oppure, al contrario, potrebbero emergere diversità costruttive tra lo stato di fatto ed il progetto (ad esempio armature maggiori nelle travi) che, possono dare al tecnico la possibilità di massimizzare i sovraccarichi applicabili e di aumentare l’altezza dell’acqua.

Non esiste quindi una dimensione prefissata: in alcuni casi, anche una piscinetta gonfiabile per bambini può creare problemi, in altri casi invece, si possono dimensionare vasche più importanti, anche con 30 o 40 cm d’acqua, se collocate in corrispondenza di muri portanti o di pilastri.

Vasche molto profonde e fattibilità dell’installazione

Bisogna evidenziare che, nel rispetto delle regole edilizie, non tutti i tipi di piscina sono concessi. Nelle civili abitazioni, in particolare ai piani alti, l’installazione di vasche con altezze superiori a 30-40 cm è difficile da giustificare, anche perché al peso dell’acqua occorre aggiungere quello delle persone che faranno il bagno.

Eventualmente si può mettere in conto di introdurre opere provvisorie di rinforzo, come dei telai in acciaio appoggiati a terra, tramite i quali il peso dell’acqua può essere distribuito su una superficie maggiore, evitando così sovraccarichi concentrati.

Ma anche in tal caso è difficile giustificare piscine con “sfioro” maggiore di 40-50cm, a meno che l’edificio non sia stato appositamente progettato in tal senso.