E’ lecito ripartire le spese condominiali in parti uguali? Si tratta di un tema molto dibattuto che spesso ci viene richiesto. Forum Livii da oltre 20 anni si occupa di amministrazione condominiale e segue innumerevoli Condomini a Forlì e a Cesena.
Facciamo qualche esempio citando ad esempio le spese per la manutenzione dell’impianto radiotelevisivo, o quelle per l’impianto di citofono o per le luci del cortile condominiale, ma nella realtà i casi possono essere più disparati.
Quali spese condominiali si ripartiscono in parti uguali?
La ripartizione in parti uguali delle spese condominiali è un obbligo di legge al cui inadempimento può seguire un’impugnazione della delibera? O è solamente il frutto di un accordo tra tutti i condomini?
Varie sentenze di tribunale ci spiegano che è la legge a consentire questa ripartizione. Anche se è aperta a varie interpretazioni.
Partiamo dalla norma, l’art. 1123 c.c recita:
Le spese necessarie per la conservazione e per il godimento delle parti comuni dell’edificio per la prestazione dei servizi nell’interesse comune e per le innovazioni deliberate dalla maggioranza sono sostenute dai condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno, salvo diversa convenzione. Quando si tratta di cose destinate a servire tutti i condomini in misura diversa, le spese sono ripartite in proporzione dell’uso (millesimi) che ciascuno può farne. Qualora un edificio abbia più scale, cortili, lastrici solari, opere o impianti destinati a servire una parte dell’intero fabbricato, le spese relative alla loro manutenzione sono a carico del gruppo di condomini che ne trae utilità.
Come si può notare, nella legge con c’è nessun riferimento diretto al criterio della ripartizione in parti uguali!
Il primo comma sancisce il criterio generale, ossia quello che vede nei millesimi di proprietà il riferimento principale, ma anche la possibilità di derogarvi con il consenso di tutti i condomini.
Nel terzo comma riguarda la definizione di condominio parziale, al quale si applicano le stesse norme dettate per il condominio “normale” prendendo come riferimento, però, solamente i condomini che traggono utilità di determinati beni.
Naturalmente il fatto che di alcune cose si goda in egual misura, non vuol dire che la spesa debba essere sostenuta da tutti allo stesso modo.
Elenco spese condominiali da dividere in parti uguali
Ci sono varie sentenze di tribunale che hanno previsto la suddivisione paritaria per determinate spese. Quindi non vi sono dubbi sul fatto che le spese condominiali possano essere ripartite in misura uguale se tutti i condomini concorrono a decidere in tal senso e si ha delibera o regolamento condominiale che lo attesta.
Si tratta quindi una una scelta comunemente attuata nella prassi quotidiana, quella di dividere le spese in parti uguali, che trova però poche conferme nella norma giuridica, se non in qualche sentenza di tribunale.
Insomma non esiste un vero e proprio elenco di spese condominiali da dividere in parti uguali a meno che, questo elenco non sia citato nel regolamento condominiale.
Se vuoi ricevere un preventivo per cambiare amministratore condominiale scrivici, il nostro studio è attivo dal 1997 nelle province di Forlì – Cesena e Ravenna (Faenza e Lugo) e amministra i condomini con passione, trasparenza ed efficienza.